Promosso dalla Biblioteca Astense e dalla CNA Asti, con il sostegno del Comune di Asti, Banca C.R.Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione CRT. Passepartout en hiver consiste in un ciclo di incontri con cadenza settimanale nell’ambito degli eventi che nel corso dell’anno si richiamano a Passepartout, il festival che avrà luogo a giugno.  L’appuntamento è ogni domenica pomeriggio dal 12 gennaio al 9 marzo 2014 presso la Biblioteca Astense, Asti, Corso Alfieri 375. L’appuntamento del 25 gennaio è dedicato a volume di Luigi Berzano e Chiara Locci Liberami dal male, una famiglia di guaritori nelle campagne astigiane.( SEI 2013).

Campagne orfane. Croci, edicole campestri, madonne e guaritori contadini

liberami dal maleIl terzo incontro delle domeniche d’inverno di Passepartout è dedicato alla presentazione di Liberami dal male. Una famiglia di guaritori nelle campagne astigiane (SEI 2013) frutto di una complessa ricerca accademica dedicata da Luigi Berzano e da Chiara Loschi alla casata Gerbi, originaria di Valleandona d’Asti. Il volume, dedicato all’attività di questi guaritori “settimini” vissuti a Valleandona d’Asti fino alla morte dell’ultima componente nel 2010, affianca all’approfondita analisi socio-antropologica della loro azione e dei loro poteri la ricchezza di materiale sulla domanda di chi aveva bisogno del loro intervento.
Un’inedita e interessante ricerca su quel sistema di sicurezza che moltitudini di persone hanno attivato contro i “rischi esistenziali” nella società tradizionale, frutto di una cultura lontana anni luce dal mondo moderno, ma cronologicamente appena dietro le nostre spalle. Croci, edicole campestri, madonne e guaritori rappresentano elementi portanti di quel sistema fatto altresì di figure, simboli e preghiere che hanno accompagnato e rassicurato gli individui e le comunità in tutte le fasi della vita. La loro scomparsa dall’orizzonte culturale dell’uomo contemporaneo ha reso di fatto ‘orfane’ le campagne.

 

 

 

 

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[two_third_last]L’evento è accompagnato dall’esposizione del quadro di Elisabetta Moretti, artista astigiana di adozione ispirata al tema trattato dal volume Liberami dal male.
Uno squarcio di campagna dove le dolci colline accarezzano il blu di una giornata tersa, dove sembra che nulla accada. Una campagna ricca di misteri e tradizioni, una campagna orfana apparentemente incolta dove la mano celata del contadino culla i frutti stagione dopo stagione, dove un melo la tra gli ulivi si confonde. Il melo la pianta che il contadino considera magica, perché permette la connessione tra i due mondi: magico e terreno. Il ricordo di una vecchia filastrocca che cantata girando intorno all’albero cura ogni male ed aiuta il raccolto ad essere più prosperoso. Melo simbolo dello spirito e della conoscenza che nulla è senza la fede. Ecco come questo dipinto ha voluto accompagnare il volume dal carattere sociologico di Luigi Berzano e Chiara Loschi.[/two_third_last]

 

 

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