1. Via Antonio Sant’Elia 2c – 10156 Torino – Tel. +39.348.2685251
    e-mail: bk.torino@email.it
    sito web: www.brotherskeeper.ideasolidale.org.
  2. L’Associazione Brothers Keeper nasce il 28 gennaio 2000 a Cecina, con l’obiettivo di semplificare il sistema burocratico per la cura pastorale evangelica nelle prigioni italiane e offrire ospitalità, ai detenuti che scontano misure di pena alternative, in case di accoglienza per il loro inserimento lavorativo e sociale. Il fondatore è Gesualdo Marra, pastore di Cecina, che da tempo segue alcuni giovani nel carcere di Livorno ispirandosi all’esempio di Frank Catania – un italoamericano residente a New York che opera come ministro di culto nelle carceri americane –, che lo ha incoraggiato a intraprendere in Italia un ministero analogo a quello da lui svolto in America.
  3. A Torino, l’associazione nasce dall’idea di due gruppi che condividevano l’intento di svolgere attività di evangelizzazione all’interno delle carceri. Entrati in contatto, i due gruppi decisero di unirsi e nell’ottobre 2000 fondarono una sede dell’Associazione Brothers Keeper a Torino, come sezione distaccata di quella di Cecina. Ha il seguente codice fiscale C.F. 97670890017 e l’iscrizione al registro nr 67-10300 del 04/04/2014. Nel 2005 diventa sezione indipendente acquisendo la dicitura “ Brothers Keeper Ministry” Associazione di volontariato evangelico, e dal 2014 è iscritta nel registro regionale delle organizzazione di volontariato sez. provinciale di Torino.
  4. I soci dell’associazione si distinguono in: volontari (le persone che prestano attività di volontariato all’interno del mondo penitenziario, fornendo un servizio di assistenza religiosa e sociale), cappellani (le persone che prestano attività spirituale di volontariato all’interno del mondo penitenziario, forniscono un servizio di assistenza spirituale, istruiscono e celebrano i culti per i detenuti), fondatori (i soggetti che hanno sottoscritto l’atto costitutivo dell’associazione) e benemeriti (coloro che contribuiscono al sostentamento delle attività dell’associazione).
  5. L’associazione è attualmente regolata dal proprio statuto, consultabile sul sito web, ed è diretta da un presidente (Salvatore Barone) e dai soci. I soci torinesi sono circa 30, di cui 18 sono operativi nelle carceri. Ogni operatore raggiunge quattro detenuti alla settimana, dunque una ventina ogni mese. Il numero dei detenuti contattati aumenta però durante alcuni incontri che si svolgono all’interno del carcere, — L’associazione ha stipulato un protocollo d’intesa con la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino ed è attiva nel progetto “Alzati in fretta”, che ha portato alla costituzione del Coordinamento Metropolitano “Alzati in Fretta” che vede coinvolte cinque associazioni che operano all’interno della struttura e si occupano di fornire alloggio e reinserimento lavorativo agli ex detenuti. Collabora inoltre con l’UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) di Torino e Asti.
  6. Il progetto più importante dell’associazione è quello chiamato “Onesimo”. Traendo ispirazione dall’Epistola di Paolo a Filemone, si prefigge non solo di predicare il Vangelo nelle carceri, ma anche di promuovere, all’interno degli istituti di pena e all’interno del C.C. Lorusso e Cutugno, corsi di formazione professionale di giardinaggio, lavori edili, falegnameria, giornalismo, cucina, acconciature – anche per un ritorno agli antichi mestieri. Un altro obiettivo del progetto consiste nel raggiungere le famiglie dei detenuti che vivono sul territorio, per dare loro consulenza, assistenza e solidarietà a tutto campo. Inoltre, l’Associazione Brothers Keeper si propone come sostegno per i familiari dei detenuti residenti fuori regione che non sono in grado di far fronte alle spese di albergo, offrendo altresì accoglienza ai detenuti in permesso-premio o in affidamento. Attualmente l’Associazione gestisce una casa di accoglienza residenziale per persone in misura alternativa alla detenzione e/o persone in stato di disagio abitativo temporaneo. In questa fase avviene un vero e proprio programma di reinserimento sociale con la ricerca di risorse abitative e lavorative stabili al fine di renderli autonomi in tutto, in questo percorso riveste vitale importanza la collaborazione con le chiese evangeliche che forniscono supporto spirituale e di accoglienza. La casa è gestita da un “Missionario Metropolitano”, che è residente presso la struttura che ne coordina le attività sia pratiche che spirituali.
  7. Il logo dell’associazione è un disegno che illustra chiaramente un detenuto in una situazione di solitudine e abbandono – problemi ai quali l’associazione Brothers Keeper cerca di rispondere – e reca la scritta «Chi si occuperà di me, Signore?».Untitled-1
  1. Il fondatore della Brothers Keeper Italia, Gesualdo Marra, ha pubblicato il libro Chi si occuperà di me, Signore? La Rocca della Sapienza Cecina 2000; l’associazione stampa un notiziario intitolato «Prison». L’Associazione Brothers Keeper è citata nel rapporto di ricerca dell’Associazione Antigone Onlus, L’inserimento sociale e lavorativo degli ex detenuti – I limiti delle pene accessorie, (disponibile sul sito del Comune di Torino) del 2006, dedicato all’inserimento lavorativo degli ex detenuti.

A.C.