1. Via Rosta 3 – 10143 Torino   011 747569
    Sito: http://gioventu.avventista.it
    Email:moscafranco@gmail.com
  2. Lord Robert Baden-Powell, fondatore del movimento che vide, al suo nascere, la partecipazione di un pugno di giovani (20 per l’esattezza), disposti a vivere la loro prima avventura scoutistica guidati con professionalità, disciplina e rispetto di Dio. La chiesa cristiana avventista, fin dal suo nascere, ha capito l’importanza dell’avventura scout e ne ha riassunto l’essenza attraverso tre parole chiave: natura, testimonianza e servizio. Nel panorama avventista, il tutto cominciò sempre nel 1907 ma in un’altra parte d’Europa, a Gland in Svizzera. Lì nacque ufficialmente il “Dipartimento dei Giovani” che al suo interno racchiudeva il movimento dei “Missionari Volontari”, pionieri dello scoutismo avventista nel mondo.
  3. L’AISA nasce giuridicamente il 13 giugno del 1995 a Roma con la firma dell’atto costitutivo, come forma giuridica associativa dello scoutismo avventista. L’atto costitutivo è stato adottato dall’assemblea dei soci il 12 Maggio del 1996. In quell’occasione erano presenti 29 soci in rappresentanza di altrettante sedi locali. Tramite escursioni, campeggi, programmi ecologici il giovane scout vive l’esperienza di stare a contatto con la terra, il bosco, la montagna e il mare. Lo studio delle costellazioni e del cielo, pone lo scout di fronte alla bellezza del creato, quindi del suo Creatore. Se si rispetta la natura è più facile rispettare gli altri e Dio stesso, artefice di tanta meraviglia. La testimonianza è il risultato dell’incontro con Dio e l’amore che da lui riceviamo ci sprona ad andare verso gli altri e a raccontare di questo grande dono. Il giovane avventista, grazie al suo sereno rapporto con il Signore, ama la natura e la rispetta, ama il prossimo e lo rispetta. Tutti i programmi tengono conto delle fasce d’età, della preparazione e degli obiettivi che si vogliono raggiungere. I giovani sono coinvolti nel servizio e progettano impegni sociali quali: visite a ospiti di case di riposo, orfanotrofi e ospedali; condivisione di progetti sui temi della salute; programmi di solidarietà a favore di chi ha bisogno; collaborazione in ambito di campi scout, ecc. È importante che lo scout non pensi solo a se stesso, ma sia disposto ad aiutare il prossimo, in ogni occasione. Gli scout avventisti italiani si ritrovano presso i centri giovanili polivalenti. Il luogo d’incontro nazionale preferito, per motivi storici e logistici, è «Casuccia Visani», una struttura situata nei pressi di Poppi nel verde del Casentino (Arezzo), dove si svolgono la maggior parte delle attività estive. Vanno anche ricordati i centri di Vallegrande (Enna) e di Coffa nel ragusano. Tuttavia è presso le chiese che i giovani si ritrovano per la maggior parte del tempo e con continuità. Il programma locale è per lo più a cadenza settimanale.
  4. Sociografia: Tutto il movimento scout avventista a livello mondiale, e quindi anche a livello nazionale, è suddiviso in: Gemme (4-5 anni), Tizzoni (6-11 anni), Esploratori (12-15 anni), Compagnon (16-21 anni). Nel 2013 sul territorio nazionale erano presenti 65 sedi attive che hanno visto impegnati 300 animatori con 1.200 iscritti (660 Tizzoni e 540 Esploratori). Sede TORINO consta di circa 60 inscritti
  5. AISA si configura come una associazione che vede al vertice un comitato direttivo nazionale.
  6. Programma e attività svolti nei campi scout sono solitamente diviso in tre grandi momenti, con alternanza di teoria e pratica. Per l’aspetto spirituale l’animatore, grazie a un programma adeguato, coinvolge il suo gruppo nello studio della Bibbia. Si studiano le vite di grandi uomini, oppure singoli episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Il primo obiettivo dello scoutismo è quello di portare i ragazzi alla conoscenza e al rispetto di Dio, quindi della sua volontà. A questo momento ne segue uno di formazione tecnica. Si tratta dell’acquisizione dei gradi e delle distinzioni professionali. La terza parte del programma è sociale. L’animatore cerca di alternare giochi e lavori manuali. I giochi sono a obiettivi fissi per attenuare la competizione, tutti possono vincere e la vera sfida è con se stessi. Agli incontri locali si aggiungono quelli nazionali e internazionali, con appuntamenti fissi annuali di grande richiamo. Si tratta per lo più di campeggi, raduni e piccoli incontri distrettuali. Per i Compagnon ci sono anche i congressi i quali offrono opportuni spazi per riflettere, per stare insieme e per approfondire la propria amicizia con Dio, ingredienti essenziali per fortificare la propria identità nel messaggio cristiano avventista. La «Pattuglia avanzata», progetto in sperimentazione, offre a coloro che sono stati scout e che per limite di età non lo sarebbero più, la possibilità di continuare la strada di questa avventura sempre ricca di emozioni, con l’obiettivo di essere formatori, educatori. Scout si è per tutta la vita!   (S.Paris e D. Calà). AISA Torino realizza programmi di formazione degli animatori, oltre ai programmi nazionali e di campo (Nord Italia) a cui partecipa. Realizza ogni anno una festa di fine anno per la comunità e per una casa di riposo dove viene presentato un programma per gli anziani. Un concorso di Disegno-pittura, fotografia e video (metà Aprile) che coinvolge le altre sedi che partecipano alla premiazione. Realizzazione da parte di ragazzi di un progetto di solidarietà con raccolta di fondi: “Mangio anch’io” in collaborazione con la Reach Italia onlus. Isa estate ragazzi 15 giorni  (2 e 3 settimana di Luglio) programma studiato per ragazzi dai 6 ai 14 anni con un intento sia educativo che ricreativo.
  7.        Il logo rappresenta uno stendardo con la sigla (AISA) Associazione Italiana Scout Avventista

 Logo-AISA

8. https://it.wikipedia.org/wiki/Scautismo_e_guidismo_in_Italia#Associazione_Italiana_Scout_Avventista

 A.C.