1. Via Francesco Giovanni Raimondo 30/a – 10098 Rivoli (To) –
    Tel. 339 8006456
    siti web: http://www.issacar.it/; http://www.evangelici.net/
    pastore: Filippo Felice.
  2. La Issacar Gospel Community si inserisce nel solco della tradizione evangelica pentecostale. Il pastore è subalterno a un apostolo, nella figura del pastore Remo Cristallo, presidente nazionale del movimento Nuova Pentecoste, presente in Italia con una sessantina di chiese e con la Facoltà Pentecostale di Scienze Religiose di Aversa (rettore Carmine Napolitano). Dal momento che la Issacar Gospel Community fa parte del Movimento Nuova Pentecoste – che è un ente morale di culto il quale a sua volta fa parte della Consulta Evangelica, ente di culto con personalità giuridica con sede in Campania –, il pastore Felice è un ministro di culto riconosciuto dal Ministero dell’Interno dell Repubblica Italiana. Questa chiesa pratica il battesimo per immersione e non per aspersione, una particolarità di tutte le chiese evangeliche.
  3. Il pastore Filippo Felice sperimenta la conversione nel 1992: nato da famiglia cattolica, rimane cattolico per 27 anni, ma pratica un cattolicesimo superficiale. Nel 1992 tuttavia attraversa una crisi matrimoniale molto forte e comincia a pregare per chiedere aiuto a Dio. In quell’anno si verifica un’apparizione della Madonna in un paesino della provincia palermitana: Filippo Felice vi si reca con la sua famiglia e in quell’occasione conoscono i vicini di casa, una famiglia evangelica che rivolge anche a loro la sua opera di evangelizzazione. Il pastore Filippo Felice sottolinea come nella tradizione evangelica non ci siano fonti di dottrina autorevoli al di fuori della Bibbia (quali invece sono considerati, ad esempio, i concili nella Chiesa Cattolica); per meglio dire, una tradizione esiste, ma non si pone come fonte di autorità dottrinale. Questo perché solo la parola di Dio è immutabile, dunque una tradizione evangelica esiste, ma il primato spetta alla Scrittura. La religione cristiana inoltre non è altro che un’estensione dell’ebraismo: Gesù non fonda un’altra religione; è solo negli Atti degli Apostoli che per la prima volta i discepoli vengono chiamati “cristiani”. Tornando al 1992, dopo due mesi, il signor Felice e la moglie fanno esperienza di un incontro soprannaturale: la moglie del pastore, andando a pregare, chiude la porta rimanendo quasi al buio, ma ad un certo punto la stanza si illumina a giorno e la donna sente una voce che le assicura di aver ascoltato le sue preghiere e le annuncia che il futuro suo e della sua famiglia sarà a Rivoli. Dopo la testimonianza della moglie, i pastori di riferimento della comunità di allora dicono loro che il Signore avrebbe fatto loro capire meglio questo messaggio per loro misterioso, dato che non sapevano nulla di Rivoli. Tre settimane dopo, una parente manda una lettera di partecipazione ad un matrimonio nella quale viene citata Rivoli e così la famiglia ha occasione di visitare Rivoli per la prima volta. Dio li fa rimanere fermi nella chiesa d’origine, dove ricevono al giusta istruzione e fanno il giusto percorso, iniziando un cammino di aiuto spirituale verso gli altri, un’esperienza di cura pastorale. Nel 1998 la signora Felice avverte che quello sarebbe stato l’anno del trasferimento. Il pastore vuole tuttavia una testimonianza profetica che gli indichi che cosa fare. Di lì a poco, durante l’adorazione nel culto (un momento musicale di lode seguito da un breve silenzi), una sorella dietro il pastore dice, in profezia (ovvero parlando ispirata da Dio): «Prendi le valige e parti!». Filippo Felice lo considera il segno definitivo e si convince alla partenza. Arriva a Rivoli il 31 ottobre 1998 e lavora a Leinì, ospite di un parente. Prende contatto con una chiese delle Assemblee di Dio a Rivoli tramite una lettera di referenze dal pastore di Carini in Sicilia. Da quel momento fonda l’opera Issacar, ispirandosi al versetto «io ti costituirò prefetto della casa mia, tu sei parte della comunità di Issacar»: in I Re, 4, Issacar significa «Dio mi ha dato la mia ricompensa». A questa affianca l’opera sociale Città delle Palme, un’associazione che non solo fornisce ospitalità a 15 persone in emergenza abitativa, in collaborazione con il Comune di Rivoli e i servizi sociali, ma sostiene inoltre 200 persone attraverso il banco alimentare. La chiesa ha iniziato l’attività solo alcuni anni dopo, nel 2003. Il primo nucleo non contava che 13 persone, inclusa la famiglia del pastore, ma grazie all’attività di evangelizzazione nel giro di cinque mesi la comunità era già arrivata a radunare una sessantina di membri. La sede attuale è stata inaugurata nel 2009.
  4. La chiesa ha circa 150-180 fedeli che la frequentano regolarmente, ma attorno alla chiesa orbitano tra le 200 e le 250 persone. L’età media dei fedeli è intorno ai 40 anni e circa il 40% dei fedeli sono stranieri. Il credente è un credente non nominale ma una persona cui si richiede un impegno di fatto (dunque la chiesa non è frequentata da semplici simpatizzanti).
  5. Questa chiesa si autosostiene attraverso le offerte e le decime: i membri, in assoluta autonomia, partecipano al finanziamento delle attività. Alla base della struttura organizzativa c’è il gruppo dei fedeli; il pastore è un credente come gli altri, ma ricopre un ufficio diverso. Il governo di chiesa è ispirato a quello della chiesa neotestamentaria (I Corinzi, 12, 28) ed è costituito dalle figure dei ministri, del pastore, degli evangelisti, dei profeti, dei dottori della Parola e degli anziani. In questa chiesa, al momento vi sono solo il pastore e l’evangelista, mentre la figura apostolica è ricoperta dal pastore stesso, il quale è comunque il sottoposto di un altro apostolo, nella persona del pastore Remo Cristallo. La chiesa ha uno statuto proprio ed è iscritta all’albo delle associazioni religiose del Comune di Torino.
  6. Le attività della chiesa riguardano soprattutto il culto, l’evangelizzazione e la preghiera: il mercoledì alle 20:30 si tiene il servizio della preghiera, il venerdì (sempre alle 20:30) lo studio biblico, il sabato alle 19:00 c’è l’attività dei giovani (una riunione parallela a quella degli adulti, cui partecipano persone dai 12 ai 30 anni, suddivisi in gruppi a seconda dell’età). La prima domenica del mese, il culto è alle 17:00, mentre le domeniche successive si tiene alle 10:30. La casa di accoglienza Città delle Palme fornisce un servizio di accoglienza, aiuto e ospitalità a persone bisognose. Vi si trovano delle stanze dormitorio, una cucina con sala da pranzo, e una sala ricreativa con la possibilità di accedere a internet.
  7. Non esiste un simbolo specifico della chiesa. Il sito web www.issacar.it è in costruzione e dunque non molto aggiornato, mentre il sito di Città delle Palme, www.cittadellepalme.org, è regolarmente in funzione. Si possono trovare informazioni e contatti relativi alla chiesa anche su Facebook.
  8. Questa chiesa non ha prodotto pubblicazioni e non è descritta in opere di autori esterni.

F.M.