1. Via Rosta 3 – 10143 Torino   011 747569
    sito web: http: //torino.chiesaavventista.it
    pastore Francesco Mosca.
    via Viterbo 119 – 10149 Torino – Tel. 348 8962002
    http://torinoromena.chiesaavventista.it
    pastore Robert Caciula
    http://www.adventum.org/fondazione-adventum/
  2. La chiesa nasce dal movimento avventista, sviluppatosi intorno alla metà del XIX secolo negli Stati Uniti nel solco dei movimenti di risveglio della tradizione protestante. All’origine del movimento si colloca la predicazione di William Miller (1782-1849) il quale riscoprendo il principio giorno-anno nelle profezie lo applicò alla profezia delle 2300 sere e mattine di Daniele. Applicando questo metodo la profezia arrivava al 1843-1844 anno in cui il santuario sarebbe stato purificato. Miller considerando che non c’era più alcun santuario a Gerusalemme, pensò che sarebbe stata la terra ad essere purificata e lo sarebbe stata con il ritorno di Cristo. Alcuni poi indicarono la data del 22 ottobre 1844 come la data di questo evento e della fine dei tempi. Dopo la delusione, un piccolo gruppo di avventisti continuò a studiare la Bibbia per trovare una spiegazione a ciò che era successo, fra questi c’erano Joseph Bates, Hiram Edson, John Loughborough, James ed Ellen White i quali cercarono di incoraggiare i credenti dell’avvento che avevano sperimentato la delusione. James White (1821-1881) fondò nel 1849 la casa editrice “Review and Herald” e attraverso la stampa prima della rivista «The Present Truth» e poi della «Adventist Review» diffondeva le convinzioni bibliche avventiste. Ellen G. White (1827-1915), ha svolto un ruolo ispiratore fra i primi pionieri, scrivendo molti articoli e volumi. Sarà solo nel 1863 che il movimento si organizza ufficialmente e prenderà il nome che attualmente porta. In Italia, la chiesa avventista giunse attraverso l’opera del predicatore polacco Michal B. Czechowski, stabilitosi a Luserna San Giovanni, nelle valli valdesi, nel 1864. La prima chiesa avventista in Italia si organizza, con 10 membri, a Napoli, nel 1884. L’altro centro dell’avventismo in Italia è Torre Pellice, nelle Valli Valdesi, dove, nel 1885, viene fondata una chiesa di 30 membri. Nasceranno poi anche le comunità di Torino, Roma, Corleto, Barletta e Trani. Nel 1902, nasce la «Missione italiana» della chiesa avventista. Nel 1908, per la prima volta, viene stampato un giornale avventista italiano: L’Ultimo Messaggio. Oltre al lavoro dei pastori, la predicazione del Vangelo avviene tramite l’opera di colportori evangelisti. Essi diffondono la Bibbia, come gli altri colportori della Società Biblica, e alcune pubblicazioni avventiste. Essi incontreranno molte resistenze da parte delle autorità civili ed ecclesiastiche, soprattutto durante il ventennio fascista. Nel 1926 nasce la prima rivista di chiesa, La Rivista avventista, edita a Firenze sede della casa editrice della denominazione: «L’Araldo della Verità». Successivamente la testata cambierà nome e diventerà Il Messaggero avventista, che rimane tuttora il mensile della chiesa avventista italiana. Nel 1929 si costituisce l’Unione di Missioni Avventiste Italiane. La denominazione sarà poi trasformata in Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° Giorno (UICCA). Nel 1940 inizia la sua attività a Firenze l’«Istituto Avventista di Cultura Biblica», la scuola teologica nella quale i pastori italiani ricevono ancora oggi la propria formazione. Nonostante le difficoltà della guerra il numero di credenti avventisti battezzati cresce, passando da 1.038 nel 1942 a 1.290 alla fine del 1946. Nel dopoguerra, la chiesa avventista italiana si sviluppa, pur essendo oggetto di una campagna denigratoria da parte dei mezzi di comunicazione. Nel 1974, l’UICCA rappresenta 64 chiese locali presenti sul territorio nazionale. Con la liberalizzazione delle frequenze radio, nel 1979, le comunità avventiste compiono lo sforzo di creare delle emittenti radiofoniche. Oggi 10 radio avventiste diffondono programmi religiosi, sociali e culturali sul territorio nazionale. Nel 1977 viene acquistata in Toscana, a Poppi (AR), una proprietà destinata alle attività giovanili. Nel 1983, a Forlì, in Romagna, si inaugura «Casa Mia», la prima e unica casa di riposo avventista in Italia. Un altro fatto importante degli anni ‘80 per la chiesa avventista è la firma delle Intese con il governo italiano, in applicazione dell’articolo 8 della Costituzione della Repubblica, che sarà poi trasformata dal parlamento nella legge n. 516 del 22 novembre 1988. Con la firma dell’Intesa, la chiesa avventista è diventata uno dei soggetti che partecipano alla ripartizione della quota dell’8‰ dell’Irpef. Dopo gli anni Novanta è aumentato il flusso migratorio verso l’Italia e anche le comunità avventiste si sono poste il problema dell’accoglienza. Sono stati aperti diversi centri sociali di prima accoglienza per le persone venute in Italia alla ricerca di un lavoro. Con il passare degli anni, quasi tremila avventisti appartengono a gruppi etnici. Alla fine del 2007 troviamo ben 22 comunità etniche su un totale di 104 (in maggioranza sono romeni, ghaneani, ma poi seguono i latino americani, ucraini e filippini). Per fare fronte a questa nuova domanda, l’Unione si è impegnata finanziariamente a costruire o acquistare i locali per lo svolgimento delle funzioni religiose. Nel 2008 inizia il progetto «Scegli Gesù» che farà conoscere agli italiani i corsi gratuiti per corrispondenza del Centro di cultura biblica la «Voce della speranza». In Germania lo stesso progetto ha permesso a circa 400 mila persone di approfondire il messaggio del Vangelo. Oggi, sul territorio italiano la presenza avventista si può stimare in circa 20.000 seguaci di cui 9000 adulti battezzati organizzati in 110 chiese e 30 gruppi. Nel mondo, invece, la chiesa è diffusa in 215 paesi (dei 237 riconosciuti dall’ONU), con un totale di 19 milioni di aderenti, con una crescita annuale di circa 1.100.000 nuovi credenti. Il significato dell’espressione “avventisti del settimo giorno” si riferisce a due aspetti fondamentali del credo della Chiesa. Il primo riguarda, l’attesa della seconda venuta di Cristo (l’avvento). Gli avventisti ritengono che secondo le Scritture, questo avvenimento sarà preceduto da alcuni segni che in parte si sono già compiuti mentre altri si stanno ancora realizzando; gli avventisti affermano che non si può determinare il tempo e l’ora del ritorno di Gesù. Il secondo invece riguarda la santificazione del giorno del riposo, identificato sulla base del testo biblico con il sabato del comandamento (Esodo 20:8-11; Levitico 23:3, 32; Luca 23:54; 24:1). I punti principali della fede avventista sono la fiducia nella Bibbia come Parola ispirata da Dio, nella Trinità composta dalle persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Dio ha creato il mondo in sei giorni e ha consacrato il settimo (sabato) come giorno del riposo e memoriale della creazione. Tra i fondamenti biblici c’è l’accettazione del Sola Gratia: l’uomo è salvato per la grazia di Dio (giustificazione per fede). Il credente che si considera peccatore, accoglie la grazia del Signore ed è pronto a vivere secondo la sua volontà osservando i dieci comandamenti. Cristo Gesù svolge adesso in cielo l’opera d’intercessore a favore dei credenti come sacerdote celeste. Il gran conflitto fra Cristo e Satana, iniziato in cielo, terminerà con il trionfo della giustizia divina, quando il male sarà distrutto definitivamente. La chiesa, è considerata come corpo di Cristo; fra i riti della chiesa, è riconosciuto il battesimo (amministrato alle persone adulte e per immersione), e la Santa Cena, quale esperienza di comunione, preceduta dalla lavanda dei piedi segno di una confessione e di un pentimento. La chiesa riconosce i doni dello Spirito che il Signore elargisce alla comunità per realizzare la missione ad essa affidata (apostoli, profeti, evangelisti, pastori, insegnanti, fede, sapienza, conoscenza, guarigione, ecc. ecc.). A livello nazionale, la Chiesa Avventista ha un centro di formazione “Università Avventista” con la Facoltà di Teologia (www.villaaurora.it), ed un dipartimento di lingua, arte e cultura italiana con sede a Firenze. Oltre ai corsi di teologia, si tiene un master in sviluppo internazionale nell’ambito delle organizzazioni no profit e un corso sul fundraising. La chiesa si avvale per svolgere la sua opera a livello nazionale di nove emittenti radiofoniche circuito           “radio Voce della Speranza”, affiliata alla Adventist World Radio. Via Web è possibile seguire le trasmissioni del canale Hope Channel, con una programmazione di 24 ore su 24, collegato alla rete televisiva Adventist Television Network. La chiesa gestisce anche una casa editrice, le Edizioni AdV (www.edizioniadv.it): fondata nel 1926 con sede a Firenze e svolge attività di divulgazione su temi relativi alla religione e alla salute. La Chiesa Avventista ha sviluppato una importante ramo legato alla tutela della libertà religiosa. Il Dipartimento della libertà religiosa, costituito già nel lontano 1901 e ora presente a tutti i livelli della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo giorno, ha la «mission» specifica di aiutare i propri membri di chiesa a essere fedeli e coerenti a ciò che credono, e di adoperarsi affinché non siano i soli a godere di questa libertà. Tale dipartimento opera, in ogni parte del mondo, affinché siano emanate delle leggi che garantiscano la libertà di tutti. La chiesa avventista cerca di avere con i credenti di altre religioni rapporti improntati al rispetto, al riconoscimento e all’accoglienza. Essa crede fermamente nella libertà di manifestare in pubblico o in privato le proprie idee in materia di fede. Lo rivendica per sé, ma anche per gli altri e invita i propri membri a condividere la fede nel rispetto delle sensibilità e libertà altrui, senza imporre nulla a nessuno. Per operare più efficacemente per i diritti umani, la chiesa avventista ha dato vita a due organismi aperti a tutti, indipendentemente dalla fede religiosa o civile professata: l’International Religious Liberty Association (IRLA) e l’Association Internationale pour la Défense de la Liberté Religieuse (AIDLR). Quest’ultima fu fondata nel 1946, in Svizzera, dal dottor Jean Nussbaum. Ben presto furono organizzate varie sezioni nazionali, tra cui quella italiana nel 1973. L’AIDLR, che attualmente ha sede a Berna, è presente in diversi Paesi europei e africani ed è ben organizzata in Italia, Francia, Belgio, Canada, Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Romania. Essa è riconosciuta con statuto consultivo presso l’Onu e il Consiglio d’Europa. L’Associazione opera in più direzioni organizzando, da sola o in collaborazione con altre ong, in modo particolare con l’IRLA, congressi mondiali, convegni, simposi, festival e pubblicazioni sull’argomento. Organo dell’Associazione è la rivista Coscienza e Libertà, a carattere giuridico, che offre studi e documenti a livello internazionale per sensibilizzare le persone alla libertà, alla giustizia e alla pace. L’AIDLR ha un comitato d’onore che vanta, fra i suoi presidenti, uomini e donne riconosciuti a livello mondiale come Eleanor Roosevelt, Albert Schweitzer, Paul Henri Spaak, René Cassin, Edgard Faure, Léopold Sedar Senghor e ora Mary Robinson. Chiunque può aderire all’associazione rivolgendosi alla sede nazionale.   (Dora Bognandi Pellegrini). Un’altra ramificazione importante della chiesa Avventista è legata alla salute e all’alimentazione. Poco dopo la sua nascita, il movimento avventista avvia iniziative per la promozione della salute globale, con la costituzione di ospedali e centri di cura, i sanitarium, che potrebbero essere comparati ai nostri moderni centri benessere. Ricordiamo per esempio il medico John Harvey Kellogg, i1 cui fratello inventò i famosi corn flakes, che creò un centro di cura frequentato da personaggi di spicco del mondo della politica e dell’industria e che per diversi anni guidò l’attività medico-sanitaria della chiesa avventista. Attualmente la chiesa avventista può contare sulla presenza di 77 cliniche, ospedali, università di medicina gestiti direttamente; promuove attività produttive nel settore dell’alimentazione naturale, associazioni di intervento per l’educazione alla salute e progetti editoriali. In Italia nel 1952 è nata la prima rivista di divulgazione medica, “Vita & Salute”, che conta migliaia di lettori in tutto il paese. La sua linea editoriale ricalca le tradizioni filosofiche della chiesa avventista, promuovendo la cura di sé a 360 gradi con la valorizzazione delle risorse naturali. La rivista ha ottenuto un prestigioso riconoscimento da parte dcl Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto tumori di Milano che é responsabile della direzione scientifica. Nel 1973 nasce L’associazione di volontariato Lega Vita e Salute che si propone di realizzare sul territorio iniziative di informazione e campagne di sensibilizzazione, in particolare sui problemi del fumo. Suoi sono i primi corsi in Italia per smettere di fumare basati esclusivamente su dinamiche di gruppo e modifiche nello stile di vita (cibo e attività fisica). Negli ultimi anni si é fatta conoscere per l’attuazione di due programmi di educazione alla salute: Salutexpò e Newstart. Si tratta di percorsi formativi che riprendono le originarie intuizioni del movimento avventista per valorizzare le risorse naturali quotidiane: alimentazione, acqua, sole, esercizio fisico all’aria aperta, riposo, risorse spirituali, autocontrollo. Salutexpò é un check up gratuito che controlla lo stato di salute della persona offrendo test clinici e colloqui medici per consigliare come migliorare lo stile di vita. A questo programma si abbina Newstart, una settimana da trascorrere in un centro immerso nel verde dove praticare ogni giorno i principi fondamentali del vivere sano. Finora migliaia di persone hanno potuto avvicinarsi a questi metodi ricavandone preziosi benefici per la vita quotidiana. Negli ultimi tempi, la chiesa avventista, tramite l’attività della Lega Vita & Salute ha contribuito anche all’avvio di ricerche nella prevenzione del tumore al seno con l’alimentazione naturale, sponsorizzando il “Progetto Diana” dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano. La chiesa avventista ha cosi anticipato un’idea di salute che ai suoi esordi appariva fuori dalle prospettive scientifiche. Quest’approccio ha però trovato nel tempo numerosi riscontri nella ricerca medica a tal punto da farlo apparire come la via principale alla prevenzione di numerose patologie. (Ennio Battista). Il primo piano per smettere di fumare si è svolto a Torino nel 1972 e la chiesa di Torino ha continuato nel tempo a diffondere questo servizio alla cittadinanza e nei comuni limitrofi. Negli ultimi anni abbiamo definito una collaborazione per svolgere questo programma presso l’ospedale delle Molinette. Sempre a Torino si realizza grazie ad una equipe della chiesa avventista romena la Salutexpò che periodicamente viene svolta nella nostra regione e non solo. Negli ultimi anni, dal 1995 nasce all’interno della Chiesa Avventista la Fondazione Aventum. Nasce per educare alla legalità, per promuovere percorsi di formazione atti a prevenire fin nei ragazzi più giovani il fenomeno del sovra indebitamento e per offrire una concreta soluzione finanziaria alle persone che si trovano in difficoltà. La Fondazione Adventum è stata costituita dall’Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno grazie ai fondi dell’8xmille a lei destinati, per rispondere ai bisogni sociali e alle situazioni di disagio economico connessi al rischio usura. Opera dal febbraio 1995, collabora con le Istituzioni e il mondo associazionistico, facilitando la concessione di prestiti da parte di banche e istituti finanziari a lavoratori dipendenti e pensionati in stato di necessità. Riconosciuta nel 1996 dal Ministero dell’Interno come Ente morale, opera dal 1997 anche con i fondi del Ministero dell’Economia e delle Finanze grazie alla Legge 108/96 sull’usura. Attraverso le proprie risorse e quelle del fondo ministeriale, la Fondazione, nei suoi diciannove anni di attività, ha aiutato circa 2.000 famiglie a uscire da situazioni di grave disagio dovuto al sovra indebitamento, garantendo prestiti per complessivi 17 milioni di euro. Oltre alle soluzioni economiche, offre consulenze dal punto di vista giuridico, fiscale, bancario e sostegno morale tramite la collaborazione dei professionisti volontari dell’Ambulatorio Antiusura ONLUS di Roma. La Fondazione collabora anche con l’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura e con le Forze dell’Ordine.
  3. La chiesa torinese nasce, insieme ad altre comunità italiane, dopo la seconda metà degli anni ottanta del XIX secolo (1885). Dopo vari cambiamenti di sede, tra cui via Duchessa Jolanda e via San Domenico, il gruppo si trasferisce nell’attuale sede in via Rosta. La comunità Avventista romena, invece si costituisce come conseguenza diretta del fenomeno dell’immigrazione, i fratelli romeni sono accolti dalla comunità di Via Rosta. Il loro numero però aumenta ed arriva poi il momento di costituire una nuova comunità che attualmente svolge le proprie riunioni presso il locali della Chiesa Evangelica Battista, via Viterbo 119.
  4. Le due comunità avventiste sono così composte: quella romena, formata da circa 300 membri, e quella internazionale, che consta di circa 280 membri, che oltre agli italiani comprende diversi stranieri, provenienti principalmente dall’America del Sud e dal Ghana. Queste cifre tengono conto dei soli membri battezzati, ai quali si aggiungono i bambini che fanno parte delle famiglie dei fedeli.
  5. La guida della Chiesa Avventista è affidata alla figura del pastore; dal 2006, il pastore della chiesa torinese è Francesco Mosca al quale è stato anche affidata la cura dei pastori avventisti a livello nazionale (Segretario dell’Associazione Pastorale). Coadiuva l’operato del pastore il comitato della comunità, composto dagli “anziani di chiesa” questi ultimi sono guide della comunità a livello volontario che sostituiscono il pastore quando questi è assente e svolgono varie attività, come la predicazione e le visite alle famiglie dei membri di chiesa. Oltre agli anziani fanno parte del comitato di chiesa i direttori dei diversi dipartimenti della chiesa (scuola del sabato, giovani, diaconia, ADRA, AISA, ministeri femminili, libertà religiosa, Salute).
  6. La chiesa di Torino tiene i propri incontri settimanali il sabato: la riunione di apertura alle 9,30 con la scuola del sabato e il culto a partire dalle 11,00. Ci sono inoltre anche altre riunioni infra settimanali il Mercoledì un gruppo di studio biblico alle ore 20,00 e il Venerdì alle ore 19,00. Tra le attività della comunità, si ricordano quelle svolte regolarmente il sabato pomeriggio dall’AISA (Associazione Italiana Scout Avventista) e le iniziative di beneficenza realizzare da ADRA, che comprendono la raccolta e distribuzione di generi alimentari e vestiario e il centro d’ascolto per persone bisognose.
  7. Il simbolo della chiesa si compone di tre elementi: la Bibbia aperta che rappresenta il fondamento biblico della chiesa. La Crocce che rappresenta l’Evangelo e il sacrificio di Cristo e la Fiamma simbolo dello Spirito Santo che rappresenta anche i tre angeli cha annunciano il messaggio al mondo.Logo_avventisti.it_
  1. Bibliografia E.White. Primi scritti (1851), Il gran conflitto (1888), La speranza dell’uomo (1898), La via migliore (1892), Sulle orme del gran medico (1905), Principi di educazione cristiana   (1903), Testimonianze per la chiesa (vols. 1-9; 1855-1909). Merlino D., “Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno”, in Berzano L. (a cura di) Forme del pluralismo religioso. Rassegna di gruppi e movimenti a Torino, Torino: Il Segnalibro, 1997, pp. 62-68; De Meo G., Granel di senape. Un secolo di storia della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno in Italia (1864-1964), Torino: Claudiana, 1980. Cupertino G. (a cura di), La Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno: Chi, come, dove, quando, perchè, Firenze: ADV, 1995. AA.VV., Gli Avventisti del Settimo giorno: insegnamenti, attività e istituzioni del popolo della speranza, Firenze: ADV, 2008.

A.C.