[fancy_header]Chiesa Greco-Ortodossa del Patriarcato di Costantinopoli[/fancy_header]

1. Chiesa Greco-Ortodossa del Patriarcato di Costantinopoli
Chiesa della Natività di San Giovanni Battista c/o Chiesa della S.S. Annunziata
Via delle Orfane 11, 10122 Torino
Parroco: protopresbitero Iosif Restagno
Tel . 011 4310130 – Cell. 3406189209
sito web della Sacra Arcidiocesi d’Italia: www.ortodossia.it
mail: chiesaortodossatova@libero.it
 

2. Questa Chiesa appartiene all’Ortodossia, una delle tre espressioni maggiori del Cristianesimo che si caratterizza per non aver mai modificato sacramenti, teologie e rituali. In particolare fa parte della Chiesa Ortodossa calcedoniana, una famiglia di chiese autocefale e autonome da cui la Chiesa di Roma si separò nello scisma definitivo del 1054, e che nel loro insieme sono comunemente note come “Chiesa Ortodossa”.

3. La Chiesa greca è stata una delle prime ad avere una presenza nella città di Torino, già a partire dalla fine della seconda guerra mondiale. Negli anni ‘50 il prete ortodosso greco di Milano, Padre Athanasios Tsitsias, celebrava in un locale privato di Torino. La comunità attuale fu fondata nel 1988 dal defunto Archimandrita padre Eutimio Culubis (allora parroco della parrocchia greco-ortodossa di san Nicola a Genova). All’epoca la parrocchia, ubicata nella chiesa di santa Croce, in piazza Carlo Emanuele II al n° 6, era dedicata a sant’Andrea apostolo e non aveva un parroco residente a Torino. Padre Eutimio riuscì con il suo carisma a coinvolgere nelle attività della parrocchia un gruppo di studenti universitari. Infatti l’università di Torino era frequentata da un certo numero di studenti provenienti dalla Grecia: furono questi ragazzi, che avevano interesse a mantenere viva la loro tradizione nella prospettiva di ritornare a casa, a costituire il nucleo della nuova comunità greca. Anch’essi cercavano di coinvolgere i fedeli con nuove attività, invitando persone anche da fuori città, cantando durante le celebrazioni. Si creò però un problema di diversità generazionale tra gli studenti e i greci stabilitisi a Torino in seguito a un matrimonio misto o per finalità di lavoro, questi ultimi non avevano lo stesso entusiasmo nel costituire una parrocchia tutta per loro. La difficoltà di cementificazione della comunità era aggravata dal rientro in patria dopo alcuni anni degli studenti, colonna portante della Chiesa. Alla fine degli anni ‘90, a causa di una riduzione degli studenti greci iscritti all’università di Torino, la parrocchia ha visto ridimensionare il numero di fedeli e partecipanti. Nel 2000, con l’arrivo del parroco padre Iosif (al secolo Carlo Restagno), sono cambiate sia la sede, ora in via delle Orfane 11 (in comodato d’uso dalla curia torinese), sia la denominazione, ora la parrocchia è dedicata alla natività di san Giovanni Battista.

4. La Chiesa è aperta a tutti gli ortodossi presenti a Torino, non solo a quelli di origine greca, anche se questi risultano essere la maggioranza. E’ quindi frequentata anche da ortodossi italiani, albanesi, serbi e da qualche romeno. I membri della parrocchia appartengono a tutti i livelli sociali e generalmente sono pienamente integrati nel tessuto sociale torinese. Il numero dei credenti è di circa un migliaio (i grandi numeri però si vedono solo in occasione delle ricorrenze più importanti o di feste particolari). Risulta praticamente uguale il numero di uomini e donne che frequentano la Chiesa.

5. Il parroco è padre Iosif, coordinato nelle attività dal consiglio pastorale, di cui è anche presidente. Essendo una parrocchia dell’emigrazione, il parroco ricopre per necessità questa figura amministrativa che nelle parrocchie in Grecia sarebbe normalmente affidata ai laici. L’autorità in Italia è Sua Eminenza Rev.ma Gennadios (Zervòs), Arcivescovo Metropolita della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia ed Esarca per l’Europa Meridionale, con sede a Venezia.

6. La parrocchia assicura funzioni liturgiche regolari; la Divina Liturgia è celebrata la domenica e nelle feste, ed è seguita da una cinquantina di fedeli. Si tiene regolarmente l’ufficio dei vespri, alle ore 18 dal lunedì al sabato seguito talvolta da incontri catechetici alle ore 19 del sabato. Le funzioni sono celebrate in italiano e in greco, utilizzando un canto monodico, tipico della chiesa greca e di quella romena. Nel 2006 ci sono stati 60 battesimi, 10 matrimoni e 10 funerali e ad oggi (2015) la percentuale rimane più o meno invariata. La chiesa, come le altre chiese greche del Patriarcato di Costantinopoli, usa il nuovo calendario. Altre attività riguardano l’amministrazione dei sacramenti, l’insegnamento della teologia ortodossa ai bambini agli adulti, la visita ai malati e il sostegno alle famiglie in difficoltà della parrocchia. Padre Iosif organizza annualmente pellegrinaggi e periodi di soggiorno al Monte Athos, a cui partecipano alcuni parrocchiani.

7. La Chiesa di Torino è rappresentata da una croce bizantina circondata dall’iscrizione “Patriarcato Ecumenico – Arcidiocesi d’Italia – Parrocchia S. Andrea Apostolo – Torino”.

8. La parrocchia di Torino non ha pubblicazioni proprie, né un proprio sito internet. Notizie aggiornate si trovano sul sito internet della Sacra Arcidiocesi Greco Ortodossa d’Italia : ortodossia.it

9. Non posseggono un inventario, ma possono indicare come Bibliografia: Colombino G., Ortodossi a Torino – Analisi delle comunità parrocchiali a Torino, Tesi di laurea in Scienze Politiche, a.a. 2005/2006, pp. 4-5.Berzano L. e Cassinasco A., Cristiani d’Oriente in Piemonte, Torino, L’Harmattan Italia, 1999, pp. 93-97. Roldán V., “Chiesa Ortodossa Greca”, in Berzano L. (a cura di), Forme del pluralismo religioso Rassegna di gruppi e movimenti a Torino, Torino, Il Segnalibro, 1997, pp. 93-94.

M.M. – G.M.