[fancy_header]Lectorium Rosicrucianum, Scuola Internazionale della Rosacroce d’Oro[/fancy_header]

1. via Kennedy 15,

Moncalieri
Tel. 011 6828503
e-mail: Piemonte@rosacroce.info
sito web: www.rosacroce.info

 

2. La scuola spirituale della Rosacroce d’Oro è una scuola gnostica. Il nome Lectorium è un termine latino che significa “luogo dove si leggono le opere”. Le fraternità degli Esseni, dei Manichei, dei Catari, dei Rosacroce del XVII secolo e quella della Rosacroce d’Oro sono considerate come anelli formanti la stessa luminosa catena. Lo gnosticismo è una dottrina religiosa che fiorì nel II secolo d.C, si tratta di una dottrina interiore di cui è difficile tracciare l’origine ed il percorso storico. La gnosi è la conoscenza del padre, della vita e dell’origine. Essa orienta direttamente l’essere umano sulla sua origine divina e sul suo campo di vita originario. La gnosi è la conoscenza, in quanto esperienza vissuta dal nostro essere più profondo, dell’essere assoluto. Gnosi, infatti, è il risveglio, la rinascita. Essa si lega a diverse personalità illuminate: Zoroastro, Lao Tse, Budda, Ermete Trismegisto, Gesù Cristo, Mani. Le tradizioni di riferimento essenziali dei Rosacroce d’Oro sono lo gnosticismo cataro e lo gnosticismo valentiniano. Valentino è uno dei maggiori esponenti dello gnosticismo. Egli è stato un filosofo e predicatore nell’Alessandria d’Egitto del II secolo, considerato eretico e gnostico dai principali apologisti cristiani. Gli gnostici valentiniani cercarono di risolvere l’eterno dilemma che si presenta a chi pensa a un mondo creato da Dio: da dove viene il male. Per risolvere questo problema gli gnostici elaborarono una complicatissima cosmogonia. Da quanto tramandatoci dai primi eresiologi cristiani, si può ricostruire solo in parte la dottrina del maestro gnostico e della sua scuola, basata su una fusione sincretica di elementi neoplatonici, giudaizzanti, cristiani e gnostici. I frammenti di cui siamo in possesso parlano soprattutto della redenzione operata da Cristo e del destino privilegiato dei cosiddetti uomini spirituali, ossia tutti quelli che conservavano nel loro corpo il seme divino. I seguaci di Valentino studiavano i metodi per liberare il proprio pneuma. Ciò poteva avvenire sia attraverso lo studio dei testi sacri che attraverso varie cerimonie, quali la camera nuziale o la redenzione. Le sette valentiniane, comunque, si estinsero entro la fine del III secolo, assorbite o dalla chiesa o dalle sette manichee. Il Catarismo è un movimento religioso sviluppatosi tra il XII ed il XIV secolo soprattutto nel sud della Francia. Il Dualismo rappresenta l’elemento più importante della teologia catara: il mondo materiale è visto come il male mentre il bene può essere trovato solo in cielo vicino a Dio. La vita dei catari è perciò tesa a portare il bene dell’essere umano, l’anima concepita come una scintilla divina, verso il cielo, realizzandone così la liberazione. Questo processo di liberazione avveniva attraverso un processo iniziatico di risveglio della coscienza originaria. I catari accettavano l’ idea della reincarnazione per cui coloro che non riuscivano a realizzare la liberazione durante il presente viaggio mortale sarebbero ritornati un’altra volta per continuare la battaglia verso la perfezione. Il dualismo di ispirazione catara si ritrova nella cosmologia del Lectorium Rosicrucianum che presenta, come soluzione al problema umano, la via della Trasfigurazione: un processo in sette tappe principali, il cui scopo è risvegliare la scintilla di luce nel cuore umano (la “Rosa del cuore”). Inoltre ispira i comportamenti, perché sono anzitutto le azioni che determinano l’ingresso in un processo di liberazione e la trasformazione della coscienza.

3. Negli anni Venti del XX secolo Jan Leene (1896-1968) e suo fratello Zwier Wilhelm Leene (1892-1938) sono i più importanti dirigenti dell’Associazione Rosicruciana di Max Heindel in Olanda. I due fratelli a Catharose De Petri, in Olanda, fondano il Lectorium Rosicrucianum, il 24 agosto del 1924, e dichiarano la loro indipendenza dalla Associazione Rosicruciana nel 1935. Il Lectorium è presente in 33 paesi nel mondo. Dalla Svizzera è giunto in Italia: nel 1981 è stato aperto il primo tempio nella città di Milano. A Torino le prime conferenze pubbliche ebbero luogo nel 1984. A seguito dell’interesse suscitato, così come in altre città italiane (Napoli, Roma, Bologna, Bari, Oristano, Bolzano, Venezia, Chiavari, oltre alla sede nazionale di Forlì), nel 1986 s’instaura un Lectorium a Testona, frazione di Moncalieri, alla periferia di Torino. Nel 2004 il Lectorium Rosicrucianum si trasferisce in via Kennedy, sempre nel comune di Moncalieri.

4. A livello mondiale la scuola conta alcune migliaia di allievi. A livello nazionale gli iscritti sono circa 600, di cui circa 120 solo nella sede di Torino. La massima eterogeneità contraddistingue il Lectorium Rosicrucianum: l’età va dai 18 ai 75 anni; uomini e donne sono rappresentati in egual misura; l’istruzione va dalla media inferiore all’università e anche tra le professioni sono presenti le più svariate. La quasi totalità dei candidati del gruppo giungono da esperienze di cattolicesimo. I sostenitori esterni sono molti e non è richiesto loro nessun obbligo di frequenza, non esistono limiti di tempo per decidere di diventare un allievo e successivamente un membro.

5. Il Lectorium Rosicrucianum è caratterizzato, dal punto di visdta amministrativo, da una struttura gerarchica. Esiste una Direzione Spirituale (costituita da 13 persone) ad Haarlem in Olanda, che rappresenta il vertice: essa sovraintende il lavoro dei centri nei vari paesi. Al di sotto troviamo i Presidium, direzioni composte da circa 40 persone, che si occupano ognuna del lavoro specifico dei centri di 3-4 nazioni. Ogni paese ha una direzione nazionale ed ogni centro ha una direzione cittadina. (8 in Italia: Milano, Torino, Padova, Bologna, Roma, Napoli, Bari, Oristano). L’attività svolta dai responsabili dei centri locali è meramente amministrativa. Il nucleo dell’insegnamento non prevede la figura del maestro. La storia del Lectorium non presenta un tipo di autorità carismatica. Ognuno possiede in origine la luce, è necessario impegnarsi per vivificare la forza che è presente in noi per raggiungere la perfetta conoscenza di sé. Per questo gli altri membri più anziani offrono aiuto e sostegno, ma l’unica autorità alla quale bisogna rendere conto è la propria coscienza.

6. Le attività coinvolgono i più giovani (dai 6 ai 18 anni). Le attività per la gioventù (incontri nazionali e internazionali, attività culturali, giochi educativi ecc.) tendono a dare ai ragazzi una larga apertura di spirito nei confronti di tutte le correnti di pensiero che caratterizzano la ricerca spirituale, in un totale rispetto degli altri. Vi sono in Olanda delle scuole pubbliche dove le attività sono basate sul pensiero di Jan van Rijckenborgh. Oltre alle attività dedicate esclusivamente agli allievi, il Lectorium di Torino si occupa del lavoro di divulgazione in Piemonte e in Valle d’Aosta: conferenze, seminari, “servizi” nel tempio (4-5 l’anno) aperti al pubblico e corsi d’introduzione tenuti nella Scuola di Moncalieri. Per diventare allievi della Scuola spirituale della Rosacroce d’Oro si può richiedere un ciclo introduttivo gratuito d’orientamento di sette serate per approfondire l’insegnamento.

7. I simboli più utilizzati sono:

Il cerchio, il triangolo e il quadrato: il cerchio simboleggia l’eternità, l’infinito, come anche il microcosmo umano. Il triangolo simboleggia le tre grandi forze del Logos Originale: saggezza, amore e forza, espressa come Padre, Figlio e Spirito Santo. Il quadrato simboleggia la fondazione sulla quale si ricostruisce il tempio dell’essere umano nuovo, risuscitato.

La croce con la rosa d’oro all’intersezione dei due assi. Il pentagramma è simbolo dell’anima quintuplice, dunque dell’essere umano nuovo rinato.

8. Il Lectorium Rosicrucianum è anche una casa editrice la quale pubblica, oltre ad una rivista trimestrale, Pentagramma, i testi tradotti in italiano degli scritti dei fondatori. P. es., di Jan van Rijckenborgh, Insegnamento elementare della Rosacroce (1983), Il mistero delle beatitudini (1983), Il mistero della vita e della morte (1983; ristampa: 1997), L’uomo nuovo (1989), La gnosi nella sua manifestazione attuale (1991), Il nuovo segno (1992), Dei Gloria Intacta (1994); di J. Van Rijckenborgh e Catharose de Petri, La gnosi universale (1986), La fraternità di Shamballa (1992).

Bibliografia

Pastore M., Forme di innovazione religiosa a Torino – gruppi, chiese e movimenti, Tesi di laurea in Scienze Politiche, Università degli Studi di Torino, a.a. 2006/2007, pp. 41-45.

Vergnano G. P., in Berzano L. (a cura di), Forme del pluralismo religioso Rassegna di gruppi e movimenti a Torino, Torino, Il Segnalibro, 1997, pp. 258-264.

Introvigne M., Il cappello del mago, Milano, SugarCo, 1991, pp.211-214.

A. M.