[fancy_header]Società Teosofica: Gruppo Teosofico Shunyata[/fancy_header]

1. Società Teosofica: Gruppo Teosofico Shunyata
via Bruino 3,
10138 Torino
sito web: www.teosofica.org

2. Il sostantivo Teosofia è stato composto unendo due parole greche: Theos = Dio e Sophia = Sapienza, il significato è Sapienza divina, la Scienza di Dio. La parola, in questo senso generale, si applica pertanto a molti sistemi: la metafisica Brahmanica delle upanishad, il neoplatonismo, lo gnosticismo cristiano, ecc. Nel suo significato specifico, indica una forma contemporanea di un vasto movimento spirituale che coincide con gli insegnamenti di Helena Petrovna Blavatsky e dei suoi discepoli. La Teosofia è un insieme molto complesso fondato sulle più antiche tradizioni sacre scritte e orali. Lo schema della cosmogonia è di tipo indù, con un dualismo di coscienza e materia, rivela anche evidenti influenze dell’esoterismo occidentale e della gnosi. L’anima dell’essere umano, nelle sue componenti superiori, è considerata come una scintilla sfuggita al mondo monodico, come una particella individualizzata dell’Anima dell’Universo e, solo dopo molte reincarnazioni, ritorna in seno all’Unità. Le vite umane sono regolate dall’inesorabile legge del karma. Il Gruppo Shunyata studia tutte le tradizioni religiose, privilegia lo studio comparato dei testi originali in sanscrito e in tibetano con le traduzioni occidentali, proprio nello spirito teosofico che ricerca l’unità delle religioni secondo il detto: “Non vi è religione superiore alla verità”. È interessato alle filosofie e alle religioni orientali, in particolare alla scuole buddiste (Theravada, Mahayana e Vajrayana) e allo yoga di Patanjali. Tra i testi sacri studiati: Iside svelata, La dottrina segreta, La voce del silenzio (Blavatsky); Insegnamento del Buddha (Rahula Walpola); Le stanze del cammino di mezzo (Nagarjuna); I tesori della vita tibetana di mezzo (Ghuenter); Libro tibetano dei morti; Gemme di saggezza Buddista (Carla Zocchi).

3. La Società Teosofica è stata fondata a New York nel 1875 dalla medium russa Helena Petrovna Blavatsky (1831 – 1891) e dal colonnello americano Henry Steel Olcott (1832 – 1907). Anche i maestri buddisti originari dell’Himalaya, Koot Humi e Morya, apportarono il loro appoggio alla Società Teosofica. I maestri avevano visto la necessità che le menti più evolute dell’umanità concentrassero la loro attenzione sui principi della divina saggezza affinché rendessero pubblico ed accessibile a tutti l’insegnamento. Un’altra della maggiori finalità, che presiede alla nascita di questo movimento, è ravvisabile nell’esigenza di far luce sulle scritture e sulle dottrine delle religioni, e di svelarne i significati più nascosti. Nel 1878 la sede centrale della Società fu spostata ad Adyar, nei pressi di Madras, in India. Lì Blavatsky scrisse Iside Svelata il primo libro ispirato dai maestri, il cui messaggio può essere così sintetizzato: tutte le religioni e le loro filosofie possono essere riportate ad una singola antica “religione di saggezza” tenuta riservata e protetta nei secoli. Ben presto la società teosofica si diffonde in tutto l’occidente, con una notevole influenza sull’occultismo, lo spiritismo e la letteratura. Nell’autunno del 1885, Blavastsky abbandona la Società da lei fondata, in seguito a una serie di contrasti insanabili di natura politica con le autorità anglo-indiane, per non parlare delle polemiche con la stampa e con l’ambiente scientifico. Dopo la sua morte la maggioranza dei gruppi americani si separa in uno scisma guidato da William Q. Judge, che opponeva la sua autorità carismatica a quella istituzionale del colonnello Olcott. Questi, negli ultimi giorni della sua vita, nominò successore alla presidenza della società l’inglese Annie Besant (1847 – 1933) che, insieme a Charles Webster Leadbeater, costituì la seconda generazione della Società. Annie Besant si convertì all’induismo dopo una militanza nel movimento femminista. Ci furono ulteriori tensioni e divisioni sia in America che in Europa che costarono alla società teosofica circa un terzo dei suoi membri. La sede centrale è rimasta in India (la Società venne riconosciuta come ente morale a Madras (India) il 3 aprile del 1905) e i tentativi di sanare gli scismi sono falliti. La Società Teosofica rimane divisa in vari rami tra cui non vi è collaborazione. La Società arrivò a Torino nell’ottobre del 1907. Oggi all’interno di essa operano due gruppi: il Gruppo Teosofico Torinese e il Gruppo Shunyata. “Shunyata” significa vacuità di tutte le cose: le cose sono vuote, cioè prive di essenza propria. Come nella tradizione orientale, si ha una visione olistica dell’universo, ci si richiama a quanto disse il Budda: “Nessuna cosa è a sé stante, staccata dal resto, ma tutto è costituito da un’infinita rete di interdipendenza”. I tre scopi della Società sono: 1) ”Formare un nucleo della Fratellanza Universale dell’Umanità, senza distinzioni di razza, credo, sesso, casta o colore”; 2) “Incoraggiare lo studio comparato di religioni, filosofie e scienze”; 3) “Investigare le leggi inesplicate della Natura e i poteri latenti nell’essere umano”. La signora Blavatsky dichiarò “La nostra organizzazione è la sola assolutamente e completamente libera da ogni intolleranza, dogmatismo e pregiudizio”.

4.. La Società Teosofica è presente a Torino con il Gruppo Teosofico Torinese e il Gruppo Shunyata, quest’ultimo composto da otto iscritti e tre simpatizzanti di varia estrazione sociale. Il presidente del Gruppo Shunyata è la signora Carla Zocchi.

5. La società Teosofica è organizzata attraverso “logge” che comprendono in genere una biblioteca e una sala di conferenze. Le singole logge sono autogovernate, tramite membri eletti, e si riuniscono nei vari paesi in federazioni nazionali. Oggi sono operanti più di cinquanta gruppi sparsi in tutte le regioni di Italia. Non vi è alcun tipo di autorità. Nessun maestro, dalla signora Blavatsky in poi, ha l’autorità di imporre i propri insegnamenti ai membri. Ogni membro ha il diritto di aderire a qualunque maestro o scuola che preferisce, senza imporre la propria scelta ad altri. La Società Teosofica è composta da studiosi appartenenti a qualsiasi religione del mondo o a nessuna, uniti nell’approvare gli scopi della società, al fine di rimuovere gli antagonismi religiosi o di attrarre gli esseri umani di buona volontà, qualunque siano le loro opinioni religiose, uniti dal desiderio di studiare le verità religiose nonché di condividere con gli altri i risultati dei loro studi.

6. L’attività del gruppo è incentrata sullo studio comparato delle filosofie e delle religioni orientali. Possono prendere parte ai lavori del Gruppo tutti coloro che siano disposti a studiare e a tendere verso la “divina saggezza”. Il Gruppo Shunyata si incontra una volta alla settimana (il lunedì, alle ore 16, nella sede di Via Pinelli 78/A, Torino). Inoltre mantiene contatti con gruppi italo-cinesi, italo-indiani, e centri buddisti e scuole interessate allo studio di filosofie e dottrine religiose.

7. La Società Teosofica e il gruppo Shunyata utilizzano il simbolo circolare il cui bordo è costituito da un serpente che si mangia la coda e nel cui centro sono raffigurati due triangoli che si intersecano, formando una stella a sei punte, che a sua volte contiene il simbolo della vita. Nella parte superiore vi è anche raffigurata una piccola croce uncinata (svasticata) e nelle parte inferiore vi è la scritta: ” Non vi è Religione superiore alla verità”.

8. Il Gruppo Shunyata non ha pubblicazioni proprie, ma fa riferimento alla Rivista Italiana di Teosofia, periodico mensile.

Bibliografia

Fiorentini G., “Lezioni di Buddismo alla Società Teosofica”, in Occidente Buddista, Italian Press Multimedia, Anno I, n. 9, Novembre 1996, pp. 22-25.

Introvigne M., Le nuove religioni, Milano, Sugarco, 1989, pp.270-279.

Introvigne M. e Zoccatelli P., Le religioni in Italia, Leumann (To) e Gorle (BG), Elledici-Velar, 2006.