In questi mesi a causa delle vicende che si stanno svolgendo in Medio oriente si assiste ad una ondata di ritorno di paure nei confronti dell’Islam, che determinano atteggiamenti di chiusura e sospetto nei confronti dei fedeli musulmani. La mancanza di informazione e di diffusione di una cultura del pluralismo in grado di promuovere un proficuo dialogo tra fedi, ma anche tra culture, non contribuisce a favorire atteggiamenti di pacata riflessione e comprensione di quanto sta accadendo, nonché delle radici dei conflitti che un po’ ovunque stanno infiammando le aree più fragili di Europa e Africa.

Gli ordini SUFI Islamici hanno preso una chiara posizione nei confronti delle derive Jihadiste, individuando un loro preciso compito nel riuscire a rappresentare per il mondo islamico un concreto riferimento spirituale intorno al quale coagulare anche i bisogni di riconoscimento culturale e di tradizione dei musulmani. L’intervista al Presidente della federazione mondiale degli Ordini Sufi Sheikh Alaa Abul Azayem ha esplicitamente affermato in un’intervista pubblicata nel sito dell’ANSA che:”Il nostro ruolo è ormai indispensabile non solo per la sicurezza degli egiziani, ma per quella di tutto il mondo. Molti occidentali sono attratti dal salafismo militante, mentre i sufi, con la loro filosofia non violenta, possono essere un punto di equilibrio. Per questo è importante che siano presenti fra i musulmani in tutto il mondo”. 

L’intervista è consultabile a questo link:

Leader Sufi: la nostra influenza è indispensabile contro lo Jihadismo

Nel nostro sito è stata attivata la sezione dedicata alle confraternite SUFI presenti in Italia

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